La convivenza tra persone di provenienze diverse, portatrici di differenti esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via, lager mascherati da Centri di Accoglienza -rispolverando vecchissime teorie sull’insanabile differenza razziale fra popoli. Questo testo cerca, al contrario, di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo sullo schiavismo e il colonialismo, e poi su quanto le teorie della razza si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze.
Gli africani siamo noi racconta anche un po’ delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche e anche di come forme umane diverse, si siano succedute e abbiano convissuto, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall’Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Un libro che si legge come un avvincente romanzo e nel clima di xenofobia e razzismo che oggi respiriamo, si rivela ” purtroppo” di una attualità sorprendente.
Di seguito il video della conferenza tenuta dal Prof. Barbujani ad Orvieto, in occasione della ” Giornata Mondiale Contro il Razzismo”.