Che cosa è accaduto ai superstiti italiani di Auschwitz, Mauthausen, Buchenwald, Ravensbruk e Dachau ? Chi si occupò di loro e che cosa significò tornare a casa dopo essere sopravvissuti all’esperienza più drammatica del Novecento ?
Il volume tenta di rispondere a questi interrogativi e fa luce su alcuni squarci della storia del rimpatrio, in cui s’intrecciano drammi personali e collettivi. Viene così introdotto, sulla base di una rigorosa analisi delle fonti, uno sguardo innovativo sulla storia della Shoah e su quella dell’Italia, colta nella fase di transizione alla democrazia.
Ne deriva una storia corale che parla di ricostruzione, di incontri e di abbandoni, racconta una umanità che dimostrò poco interesse per le sorti dei reduci dai lager nazisti.