Ravensbruck, Il Lager Delle Donne – Ambra Laurenzi

Situato nella regione del Brandeburgo, 80 Km a nord est di Berlino, il campo di Ravensbrück è stato costruito, tra i primi, nel 1939 per ospitare donne tedesche asociali e delinquenti comuni e, successivamente, donne dei paesi progressivamente occupati dai nazisti, zingare, ebree, oppositrici al regime, omosessuali, testimoni di Geova. 

A Ravensbrück  sono state immatricolate 132.000 donne e decine di migliaia di loro hanno perso la vita, eliminate tramite fucilazione o tramite camera a gas, oppure morte per malattia, stenti, lavoro, fame, freddo, o ancora a seguito degli esperimenti medici di cui erano le cavie.

La conoscenza e la Memoria di questo luogo, se pure negli anni ha conservato poco dell’originaria struttura concentrazionaria, può e deve essere un doveroso omaggio a tutte le donne che nel campo hanno sofferto e trovato la morte. Certamente un libro di immagini non può in alcun modo restituire qualcosa alla loro sofferenza, ma nel tentativo compiuto da Ambra Laurenzi c’è sicuramente l’impegno e la volontà di non dimenticarle e di non far dimenticare l’inferno di Ravensbrück.

Con l’inserimento di fotografie realizzate negli ultimi dieci anni, l’autrice ha scelto di privilegiare non tanto l’immagine storica del campo, ma la sua  contemporaneità attraverso le sensazioni che il luogo sollecita oggi, percorrendolo senza smarrire  il senso del tempo e degli eventi e ricercando nei segni, oltre l’evidenza,  il tratto dell’evocazione.

La scelta narrativa deriva dalla convinzione che un luogo di Memoria debba essere percepito come testimonianza di una terribile pagina della storia, ancora in grado di interrogarci e di stimolare un viaggio personale e interiore che conduca alla consapevolezza.

In un percorso storico-narrativo omogeneo, il  libro si compone di immagini che, in alcuni momenti, si alternano e si confrontano con testi curati da Aldo Pavia, brevi frasi originali o tratte dalle testimonianze delle deportate.

La prima delle due sezioni conclusive è dedicata alle donne sopravvissute che, dopo aver creato nel 1948 un primo nucleo di ex-deportate appartenenti a quattro diverse nazioni,  hanno costituito ufficialmente nel 1965 il Comitato Internazionale di Ravensbrück,  con l’iniziale partecipazione di 11 Paesi, che ancora oggi  persegue i suoi obiettivi con le delegate di 2° e 3° generazione che hanno affiancato nel tempo le poche superstiti.

La seconda sezione contiene alcune fotografie storiche e una nota esplicativa sulla storia del campo

Ravensbruck è anche un documentario, realizzato sempre da Ambra Laurenzi,                                                                       “Le rose di Ravensbruck”

 

 

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